martedì 24 luglio 2012

Helmet B


La natura spesso e volentieri è la migliore ispiratrice di idee utili e soprattutto funzionali. Un esempio:  Helmet B, da me ribattezzato Casco armadillo.
Il design realizzato dall’eclettico designer francese Julien Bergignat prende appunto spunto dall’armadillo,  mammifero la cui caratteristica principale è quella di possedere una parte rinforzata sulla schiena, formata da placche ossee ricoperte da uno strato corneo, utilizzata come difesa dai predatori.
Ovviamente per gli amanti della bicicletta non esiste il pericolo di essere attaccati da predatori: tuttavia il “modello armadillo” si presta ottimamente per proteggere le nostre teste da possibili cadute.
La particolarità del design di questo oggetto risiede nel fatto che non si tratta di un singolo blocco, ma da una serie di “placche” in EPP rinforzate con cuscinetti protettivi, che rendono il casco molto più versatile, in quanto facile da assemblare, leggero, ma con un potere di assorbimento degli urti molto alto e anche ecologico, in quanto viene utilizzata una minore quantità di materiale.
Un elemento che gioca sicuramente a favore di questo elmetto è la sua praticità: semplice da montare, da trasportare e sicuramente meno ingombrante dei normali caschetti in plastica.
Come dicevo prima l’aspetto ecologico non viene trascurato: l’elmetto, per via delle sue caratteristiche, che permettono di separare ogni singolo pezzo, e del materiale da cui è composto, il polipropilene espanso,è quindi riciclabile al 100%.
Unico neo: la scelta dei colori non è la mia preferita, ma il bianco e l’arancione possono sicuramente essere un aspetto di sicurezza maggiore, specie se si circola in zone scarsamente illuminate o di notte.
Sicuramente un’ottima soluzione per coniugare praticità , protezione e rispetto della natura.
NoR

venerdì 22 giugno 2012

La yurta



La mia attenzione oggi è stata attirata da una pubblicità che promuove la vendita di yurta.

Cos'è una YURTA?


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La yurta , detta anche iurta o jurta (in mongolo:Ger) è un'abitazione mobile adottata da molti popoli nomadi dell'Asia tra cui mongoli, kazaki e uzbeki.

Ok: benissimo. Per essere più chiari: la yurta è una specie di tenda, formata da una struttura di legno e coperta con feltro che la isola dal freddo in inverno e dal caldo in estate.



Ho trovato questo interessante sito in italiano in cui si vendono yurta (non so' se esista il plurale di yurta = yurte): http://www.yurta-silentbreeze.com

La cosa che mi colpisce molto guardando le fotografie di questa yurta e l'idea dello spazio. Uno spazio molto ampio e soprattutto circolare. Questa assenza di muri, angoli e squadrature mi da' l'idea di un ambiente rilassato e rilassante. Nel sito leggo anche la descrizione di come viene costruita una yurta e rimango affascinato da come questa struttura rappresenti anche simbolicamente un corpo umano e le sue parti. Sembra assolutamente essere un tipo d'abitazione a misura d'uomo!

Per questo credo che se avessi un terreno ci costruirei una yurta e la utilizzerei come abitazione vera e propria. Gli spazi sono ampi e intimi e regalano un'immagine di condivisione maggiore rispetto ad una normale abitazione.

Certo esistono anche delle perplessita': prima di tutte il bagno. Un minimo di privacy per questo ambiente ci vuole e inserire delle pareti interne in una yurta romperebbe l'armonia della struttura. Forse la soluzione migliore sarebbe quella di costruire una parte esterna da dedicare a zona bagno. Oppure collegare una yurta grande ad altre di dimensioni minori, in modo da avere uno spazio separato anche per la camera da letto ( non mi piacerebbe l'idea di invitare amici a cena e stare nella stessa stanza in cui ci sono cucina, salotto, camera da letto ecc..).

Forse la mia idea di yurta stona un poco con il concetto classico di yurta. Forse è più un voler adattare una struttura che reputo molto decorativa e funzionale alle esigenze quotidiane.

Per esempio la rete elettrica e i vari impianti di gas e sanitari come possono essere inseriti in questa struttura? Probabilmente affidandosi a dei bravi artigiani che sappiano creare una rete di tubazioni e fili che passano sotto il pavimento: le prese elettriche potrebbero essere poste sotto il pavimento ed essere a scomparsa, anche perchè la yurta non presenta muri veri e propri, ma una struttra in legno diciamo "aperta" e vedere fili penzolanti, oltra a non essere esteticamente interessante, risulterebbe anche pericoloso.

Il problema della luce: o meglio, non so quanto questo possa essere un problema. E' infatti presente nella struttura della yurta un anello circolare posto alla sommità da cui entra la luce e credo permetta anche un ricambio dell'aria, visto che nella yurta non sono presenti finestre. Questo però mi porta a chiedermi se la luce possa essere abbastanza. Probabilmente si e questo sarebbe un vantaggio visto che non sarebbe necessario l'utilizzo della luce elettrica durante il giorno, ma solo la notte. Tuttavia l'assenza di finestre mi rende un poco perplesso: a me piace molto osservare fuori dalla finestra il paesaggio che cambia e in più mi da' l'idea di un luogo meno chiuso. Ho letto che sono possibili aggiunte di finestre o porte, ma credo che questo toglierebbe fascino alla struttura originale.

I costi di una yurta pensavo fossero elevati: dopotutto è una struttura particolare, fabbricata in Mongolia da artigiani. Invece mi sono reso conto che i costi, se rapportarti agli stessi mq di un'abitazione normale in mattoni sono sensibilmente più bassi.

Che dire: compriamoci una yurta!


Si inizia

Inizio questo nuovo blog con l'idea di inserire le mie riflessioni su tutto ciò che possa essere ritenuto da me interessante.
Perciò potrei partire elencando quelli che possono essere i miei interessi:
- ecologia
- lingue straniere
- ebraismo
- arte
- design
- cinema
- letteratura
- nuove tecnologie
- giochi
- uomini (si sono gay :-P)
........
Sinceramente avrei pensato di avere maggiori interessi: sicuramente ce ne sono molti altri (ecco: mi viene in mente: viaggi), ma al momento rimangono celati nel mio subconscio. All'occasione giusta salteranno fuori.
Spero che gli argomenti che tratterò vi possano interessare e che mi possiate dare suggerimenti e indicazioni.
Spero anche che questo blog riesca a sopravvivere alla mia abitudinaria mancanza di attenzione (chiamiamola pure distrazione cronica) e non sparisca nel dimenticatoio dei progetti iniziati e mai portati a termine.

Al prossimo posto allora.

Ciao
NoR